L’anno in cui imparai a raccontare storie

Annabelle è solo una ragazzina nel 1943. La guerra è di là da venire e porterà con sé un carico di dolori e iniquità, di perdita e vessazioni, ma la nostra piccola protagonista sente già la necessità di migliorare il mondo, renderlo più equo e corretto. L’anno in cui imparai a raccontare storie è un grido contro l’ingiustizia, contro ciò che ci passa accanto e di fronte al quale non possiamo rimanere inermi, immobili. I problemi della ragazza, è vero, sono su scala ridotta, ma coinvolgono un intero e frastagliato universo, attanagliato dalle lotte intestine. Annabelle assiste, a scuola, a feroci e continui atti di bullismo perpetuati da una sua compagna ai danni dei più deboli, e questo la sconvolge. La mente della piccola è piena di domande sul come e il perché di questi comportamenti terribili, ma allo stesso tempo, questo la spinge a reagire e a combattere in difesa degli oppressi. Nel frattempo, un uomo innocente viene condannato e starà nuovamente ad Annabelle scagionarlo gridando la sua verità. L’anno in cui imparai a raccontare storie di Lauren Wolk si conferma come un piccolo capolavoro, già acclamato dalla critica di tutto il mondo, e paragonato a Il buio oltre la siepe.