Quest’anno, la lettera che l’Arcivescovo Mario Delpini ha scritto ai ragazzi che si apprestano a ricevere il sacramento della confermazione tocca un tema “scottante”: come rendere più bella e abitabile la Terra, mettendo a frutto le doti innate e particolari di ciascuno, ricevute come dono e amplificate dalla potenza dello Spirito. Quale posto migliore da cui partire, certamente alla portata dei ragazzi, se non la piazza, centro cittadino dove si costruiscono relazioni, cuore pulsante di una quotidianità che purtroppo va estinguendosi?
Sette progettisti dovranno concretizzare idee, fabbricare un prototipo, “sognare in grande”, per dare alla città un volto amico, per edificare un luogo che profumi di Cielo e sia anticipazione della promessa di paradiso. Non sarà facile, né privo di ostacoli, ma il risultato ne varrà la pena: tutti avranno un posto dove incontrarsi, coltivare gli affetti, seminare e veder crescere il buono che il cuore di ognuno racchiude. Quello che l’Arcivescovo rivolge alle nuove generazioni, alla soglia della preadolescenza, è più di un invito: date slancio alla vostra esistenza, rimboccatevi le maniche per il bene comune! «Sogniamo un modo di vivere insieme che sia una promessa di paradiso.»
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